Trekking spettacolare di difficoltà media nel Sud Ovest della Sardegna, nella Costa delle miniere, con percorsi sul mare trasparente dell’Iglesiente. Quasi sempre a mezza costa, il trekking permette di visitare tutte le meravigliose spiagge e siti minerari immersi nella macchia mediterranea, veri e propri monumenti naturali in un paesaggio tra i più interessanti a livello geologico.
I trekking sono in media di 10/12 km con dislivelli di massimo 500 metri, adatti a chi abbia un buon allenamento, ma senza particolari difficoltà tecniche.
La proposta è percorrere buona parte della costa delle miniere scegliendo sempre di soggiornare nello stesso posto, ovvero il bel B&B sul mare Pedra Rubia, avvalendosi di un servizio di transfer da e per i luoghi di partenza del trekking.
Itinerario
Percorso di km. 12 - Dislivelli: in salta m. 300, in discesa m. 300 - Tempo di percorrenza ore 5,00
Percorso prevalentemente lungo la costa. Partenza da Portoscuso (30 minuti di transfer da Nebida, 22 chilometri). Seguiamo le indicazioni per Portu Paleddu e Capo Altano (dove c’ è una postazione militare costruita durante la seconda guerra mondiale) e possiamo vedere prima l’isola dei Ratti e dopo l’isola dei Meli o Scoglio Mannu. La strada poi si snoda tra bellissime rocce lavorate dal vento e dall’acqua. Lasciamo sulla sinistra la Scogliera di Corbettana, ci addentriamo nella pineta di Guroneddu per 400 metri circa poi ritorniamo verso il mare e la Scogliera Guroneddu. Raggiungiamo la Spiaggia di Canal’e Trinca, la Vecchia tonnara ora trasformata in un villaggio vacanze e Porto Paglia.
Da qui ritorno a Nebida con mezzo privato (20 minuti di transfer, 12 chilometri).
Percorso di km. 5 - Dislivelli: in salta m. 280, in discesa m. 250 - Tempo di percorrenza ore 4,00
Da Nebida Inizia un altro dei tratti più belli della costa sarda, è un itinerario dal quale si può godere della vista dei 5 faraglioni: il primo è Portu Raffa, poi S’ Agusteri (delle aragoste), Portu Banda, Portu di Nebida e il maestoso Pan di Zucchero alto 130 mt. Partiamo dalla Laveria La Marmora e raggiungiamo il paese grazie a una suggestiva gradinata composta da 400 gradini. Attraversata Nebida scendiamo alla bella spiaggia di ciottoli di Portu Banda, proseguiamo per Porto Ferro, Porto Corallo e la bella spiaggia di Masua. Eventuale visita di Porto Flavia, porto minerario sul mare, unico al mondo. Ritorno a Nebida con pullman privato (10 minuti di transfer, 5 chilometri).
Percorso di km. 12 - Dislivelli: in salita 500 m., in discesa 675 m. circa - Tempo di percorrenza ore 5
Da Nebida prendiamo un mezzo privato verso Masua (10 minuti di transfer, 5 chilometri) e proseguiamo il trekking verso Cala Domestica. Guadagniamo quota e puntiamo verso il Monte Nai passando sopra la scogliera di Masua. Proseguiamo sul sentiero da dove si apre la vista sul Faraglione Pan di Zucchero e spazia fino a Cala Domestica. Superata Punta Buccione giungiamo al margine superiore di Canal Grande. Scendiamo alla Cala di Canal Grande per godere della vista della Grotta delle Spigole (galleria percorsa dal mare che spesso offre giochi di luce unici). Si rimonta la sterrata verso nord fino a trovarci a picco su Porto Sciusciau con le sue scogliere alte un centinaio di metri che si buttano sul mare color verde, da qui si può ammirare la grotta Su Forru. Continuando passiamo sotto un ponte della vecchia linea che collegava le miniere Gutturu Cardaxiu con il mare e raggiungiamo Cala Domestica con la sua sabbia fine e il suo mare cristallino. Ora ci si può riposare, fare un meritato bagno e visitare la Torre Spagnola (della fine del 700) e la caletta, piccola spiaggia raggiungibile tramite una galleria. Ritorno a Nebida con mezzo privato (20 minuti di transfer, 14 chilometri).
Percorso di km. 7 - Dislivelli: in salita 450m. - Tempo di percorrenza ore 4
Partiamo da Cala Domestica, dalle seconda caletta più piccola raggiungibile tramite una galleria scavata nel periodo minerario, per favorire il trasporto dei minerali verso l’approdo più riparato dai venti della piccola spiaggetta di Cala Lunga. Ci dirigiamo nel piccolo canyon alle spalle della spiaggia per risalire in quota e godere da un punto di vista eccezionale del panorama del fiordo di Cala Domestica. Poi ci dirigiamo verso Nord lungo un sentiero a pochi metri dalle spettacolari falesie di calcare bianco a picco sul mare, deliziandoci con un colpo d’occhio unico sulla costa rocciosa. Arriviamo ai resti dell’antico villaggio abbandonato di Pranu Sartu. Poi inizieremo la discesa verso il villaggio, che visiteremo per individuare i luoghi simbolo dell’epopea mineraria della Société de Mines de Malfidano, la campagnia francese che trasformò un insediamento di pastori in quella che a inizio ‘900 veniva definita la Pétite Paris, una moderna cittadina dotata di ville liberty, teatro, cinema, telegrafo e boutique con la moda francese. Visiteremo i luoghi in cui si è consumato l’eccidio dei minatori del Settembre 1904 che ha portato al decollo della lotta operaia in tutta l’Italia.
Relax in uno dei locali del paese o nella bella spiaggetta accanto al porto turistico (30 minuti di transfer, 16 chilometri).
Percorso di km 12 - Dislivelli: in salita 428 m., in discesa 424 m. circa - Tempo di percorrenza ore 6,00
Il trekking parte dal suggestivo promontorio di Capo Pecora (40 minuti, 28 chilometri), poco più a nord della spiaggia di Portixeddu. Permette di giungere alle selvagge spiagge di Scivu attraverso la “Riserva Naturale” omonima. Capo Pecora è un luogo unico per via della composizione granitica delle sue scogliere. Il colore rosato del granito si contrappone al turchese del profondo del mare. Il percorso si snoda a picco sul mare verso nord per sentieri, mulattiere, seguendo le rotte delle capre che pascolano in questo territorio disabitato. Giunti nel punto più alto del percorso m. 190, alla torre di vedetta, è possibile spaziare con lo sguardo verso nord, scorgendo le spiagge della Costa Verde da Scivu a Piscinas. Scendiamo rapidamente e giungiamo all’estesissima spiaggia di Scivu (lunga circa 3 km.) dalla sabbia “che canta”. Calpestando il granelli finissimi si sente un particolare rumore che sembra appunto un suono. Sosta e bagno. Si ritorna ora verso Capo Pecora stando in un sentiero più alto rispetto alla costa. Ritorno a Nebida.